L’Isola Polvese

foto di Gianni Careddu – Wikimedia

L’Isola Polvese (per saperne di più), la più estesa delle tre isole del Trasimeno, porta un nome evocativo, legato alla sua posizione “sottovento” (da polvento). La sua storia affonda radici antiche, testimoniate dalla presenza di resti romani in opus reticulatum. Già menzionata in un documento dell’817 d.C., quando Ludovico il Pio la concesse al papato insieme a Perugia e al lago, l’isola visse un periodo di prosperità nel Medioevo, tanto che nel XIII secolo ospitava circa 500 abitanti dediti alla pesca e alla coltivazione.

Andare all’Isola Polvese significa immergersi in un’oasi di pace e tranquillità, lontano dal trambusto della vita quotidiana. È un luogo dove la natura incontaminata regna sovrana, con ampi spazi verdi, boschi rigogliosi e le rive silenziose del Lago Trasimeno. L’isola offre un’opportunità unica per staccare la spina e riconnettersi con l’ambiente, passeggiando lungo i sentieri, osservando la fauna locale e godendosi la brezza lacustre. La sua storia millenaria si respira tra i resti romani e le antiche costruzioni, aggiungendo un fascino particolare alla visita. È un luogo ideale per chi cerca relax, contatto con la natura e un pizzico di storia, il tutto in un contesto isolano suggestivo e facilmente accessibile tramite traghetto. L’Isola Polvese regala una sensazione di serenità e scoperta, un’esperienza rigenerante per corpo e mente.

L’Isola Polvese offre una varietà di servizi pensati per accogliere visitatori interessati alla natura, alla storia e al relax:

  • Sentieri e Percorsi Naturalistici ben segnalati per esplorare l’isola a piedi.
  • Aree Picnic e Zone Ombreggiate per godersi una pausa all’aperto.
  • Servizi Igienici Pubblici.
  • Ristorazione e Bar dove è possibile pranzare, cenare o semplicemente bere qualcosa. Tra questi:
  • Camere e suite per un soggiorno sull’isola.
  • Possibilità di organizzare visite guidate per gruppi per scoprire la storia e la natura dell’isola.
  • Museo e Parco Scientifico.
  • Noleggio Biciclette
  • In alcune zone dell’isola è possibile balneare nel lago.

Per arrivare all’isola Polvese occorre prendere un traghetto che parte da San Feliciano (posizione), potrete prenotare i biglietti o controllare gli orari di partenza al sito www.fsbusitalia.it

Mentre siete nell’isola cercate il tesoro della Leggenda di Agilla. Si narra che Agilla fosse un’affascinante e ricca fanciulla etrusca, figlia di un potente Lucumone che dominava le terre affacciate sul lago, chiamato all’epoca “Lago di Perugia”. Agilla era promessa sposa a Trasimeno, un giovane e valoroso principe di un’altra città etrusca sulle rive del lago. Il loro amore era grande e puro, e le loro nozze erano attese con gioia da entrambe le comunità, simbolo di pace e prosperità.
Tuttavia, la felicità di Agilla e Trasimeno fu bruscamente interrotta da un tragico evento. Durante una battuta di caccia sulle rive del lago, Trasimeno fu mortalmente ferito da un cinghiale infuriato. La notizia giunse rapida ad Agilla, che fu sopraffatta dal dolore. Inconsolabile, si ritirò nell’isola più grande del lago (quella che oggi conosciamo come Isola Polvese), portando con sé le ricchezze che aveva ricevuto in dote per il suo matrimonio.
Sull’isola, Agilla visse in solitudine, consumata dal lutto e dal ricordo del suo amato. Si dice che vagasse tra gli alberi e le rive, piangendo la sua perdita e stringendo tra le mani i preziosi gioielli e le monete d’oro che avrebbero dovuto adornare il suo giorno più felice.
La leggenda narra che, prima di morire di crepacuore, Agilla nascose il suo tesoro in un luogo segreto dell’isola, forse in una grotta o sepolto sotto un albero secolare. Alcuni raccontano che il suo spirito ancora vegli sul tesoro, proteggendolo da chiunque tenti di profanare il suo dolore.
Da allora, l’isola prese il nome di “Isola di Agilla”, poi evolutosi in “Polvese”. Si dice che nelle notti di luna piena, alcuni pescatori giurino di sentire il flebile lamento di una donna provenire dall’isola, il ricordo eterno del dolore di Agilla per il suo amato Trasimeno, il cui nome è rimasto per sempre legato al lago che fu testimone del loro amore e della loro tragedia.
Sebbene non ci siano prove storiche a supporto di questa leggenda, essa continua a vivere nell’immaginario popolare, aggiungendo un velo di mistero e romanticismo al suggestivo paesaggio del Lago Trasimeno e della sua isola più grande.